Dinastie del Nord e del Sud
Con il definitivo tracollo della dinastia Jin, la Cina entrò nel periodo definito delle “dinastie del nord e del sud”, un periodo di divisione, di guerre civili e di frammentazione politica, ma anche di grandi avanzamenti tecnologici e di fioritura delle arti e delle religioni. Le dinastie erano così formate: a nord, troviamo la dinastia Wei, dinastia Zhou, dinastia Qi; a sud, la dinastia Song, dinastia Qi del Sud, dinastia Liang e dinastia Chen.
Molti dei gruppi etnici non cinesi del nord subirono un processo di sinizzazione,. La stessa sorte capitò alle tribù del sud, come conseguenza alle grandi ondate migratorie che videro larga parte della popolazione stabilirsi a sud del fiume Azzurro. Le regioni meridionali ebbero modo di conoscere un grande sviluppo, mentre i vari clan si arricchirono e si fecero culturalmente più avanzati. Ebbero fine gli aspri dibattiti dei Taoisti sul diritto di esistenza del Buddhismo, così che i seguaci delle due religioni divennero più tolleranti gli uni verso gli altri.
Sempre in questo periodo fece la sua comparsa la classica pagoda cinese come evoluzione dello stupa (edificio di origine indiana costruito per la protezione dei sutra), ci furono grandi avanzamenti nei campi della medicina, dell’astronomia, della matematica e della cartografia. Fiorirono anche le arti della poesia, della pittura e della calligrafia e questo soprattutto nel sud della Cina e specificatamente a Nanchino, dove la padronanza delle arti veniva considerata requisito mandatorio degli appartenenti all’aristocrazia locale.
I maggiori ostacoli all’unificazione del Paese erano di duplice natura: nel nord della Cina, la popolazione Han era riuscita a sopravvivere al predominio di tribù nomadi che si erano impossessate di vaste regioni e, nonostante i cinesi fossero di tanto in tanto ammessi ad alcune cariche amministrative, erano comunque tenuti alla larga dalle posizioni di potere. Nel sud della Cina invece, i sovrani delle numerose dinastie che si davano battaglia erano abili capi militari, ma, una volta raggiunto il potere, erano incapaci di assicurarne il passaggio ai loro eredi, causando così l’immancabile crollo della dinastia. Del periodo in questione, sono le famose grotte buddiste di Yangang e du Longmen.
In un periodo di relativa stabilità, il sud della Cina divenne economicamente e culturalmente l'epicentro di un nuovo spostamento demografico, la popolazione si spostò infatti verso il delta dello Yangzi. Successioni militari in opposizione ai Liang e ai Chen, in aggiunta ad altri eventi, portarono il generale degli Zhou, Yang Jian, ad auto-proclamarsi imperatore Sui Wen, invocando il mandato celeste. Furono poste le fondamenta della dinastia Sui, che avrebbe finalmente riunificato il paese.
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